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Trattamento e prevenzione delle Emorroidi

Creato il 09 giugno 2015 da Belloweb @belloweb2

Le emorroidi sono dilatazioni patologiche di alcune vene emorroidarie che si palesano con la comparsa sulla superficie della mucosa anale di noduli di dimensioni variabili, di consistenza molliccia, con una sintomatologia più o meno dolente.

Possono essere presenti all’esterno dell’ ano, dunque, si parla di emorroidi esterne; se sono invece presenti lungo il canale anale si parla di emorroidi interne. Le emorroidi rappresentato una patologia assai frequente e diffusa, e sono dovute nella maggior parte dei casi ad un indebolimento costituzionale della parete venosa.  Il loro sviluppo è favorito da diversi fattori e situazioni quali la sedentarietà, abusi alimentari ripetuti. Durante la gravidanza,  le emorroidi si possono presentare per il contemporaneo ostacolo al deflusso sanguineo per aumento delle dimensioni dell utero e del suo contenuto.

emorroidi

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Prevenzione emorroidi

Per contrastare l’indebolimento e lo sfiancamento della parete del canale anale è necessario mantenere una regolare attività intestinale, seguendo una dieta ricca di scorie e fibre, idratandosi adeguatamente ed evitando cibi irritanti come le spezie e le bevande alcoliche.

Un fattore aggravante la patologia emorroidaria è rappresentato dalla stitichezza; la persistenza delle feci lungo il canale anale provoca, difatti, un’azione irritante e lo sfiancamento della parete vasale del plesso emorroidario. Per combattere questo importante fattore di rischio è necessario svolgere una costante attività fisica; sono consigliate lunghe passeggiate, il nuoto, esercizi addominali per rafforzare  i muscoli addominali e del pavimento pelvico.


È opportuno evitare bagni troppo caldi, in quanto la vasodilatazione provoca un aumento del flusso del sangue e peggiorano il gonfiore delle emorroidi, evitare di restare per molte ore seduti o in piedi, perché ciò favorisce il ristagno del sangue venoso.

Cura delle Emorroidi

Il trattamento delle emorroidi può essere sia medico che chirurgico.

Il primo ha come obiettivo di contrastare i fattori favorenti e consiste nell’applicare adeguate norme dietetiche e igieniche, l’uso di lassativi e l’impiego di pomate locali anestetiche e antiinfiammatorie.

Il trattamento chirurgico  può essere risolutivo della patologia e comprende diversi metodi:

  • Il metodo criochirurgico consiste nell’applicazione locale di freddo. Si basa sul concetto che il congelamento a bassa temperatura può distruggere il tessuto emorroidario. È un metodo che ha poche complicanze, si avverte poco dolore e porta a risultati notevoli.
  • La scleroterapia consiste nell’iniezione di sostanze sclerosanti per realizzare una cicatrice fibrosa. Lo scopo non è dunque quello di distruggere le emorroidi, bensì  di riposizionarle all’interno del canale, riducendone le dimensioni e fissandole con una cicatrice fibrosa.
  • La legatura con laccio emostatico, consiste nel posizionare un anello di gomma alla base dei gavoccioli emorroidari. Entro poche ore si ha la necrosi  del tessuto emorroidario. Inoltre, lo strangolamento  parziale dei vasi che irrorano le emorroidi fa sì che le dimensioni  dei cuscinetti emorroidari si riducano e provoca una fibrosi che  porterà a una salda adesione del plesso.

Il trattamento chirurgico si intraprende solo in caso di sintomatologia grave, non risolvibile con il trattamento medico. La scelta del trattamento dipende dal grado di gravità della patologia emorroidaria.


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